Cantina Metilde
“Il carattere della Terra in ogni bicchiere”
Contadini e vignaioli nelle Langhe. Da sempre
La storia dell'Azienda Agricola Metilde affonda le sue radici in una tradizione contadina che attraversa generazioni. Cresciuto tra i filari e il lavoro in vigna, Mario Sandri ha sempre vissuto la viticoltura come parte della sua identità. Il diploma in Enologia e Viticoltura, conseguito ad Alba nel 1993, ha rappresentato un ulteriore passo per approfondire le sue conoscenze e consolidare l'attività di famiglia.
Oggi, insieme alla madre Metilde, al padre Pinutin e allo zio Osvaldo, Mario coltiva con passione e rispetto 13 ettari di vigna nel cuore delle Langhe. Qui nascono uve pregiate come Nebbiolo, Dolcetto, Moscato e una piccola produzione di Favorita, tutte allevate nel pieno rispetto della natura e del terroir.
Una storia di famiglia, un tributo alla terra
Nel 1995, la famiglia ha scelto di dare un’identità ben precisa alla propria attività, battezzandola Azienda Agricola Metilde, in omaggio alla madre, simbolo di forza, dedizione e accoglienza, proprio come questa terra generosa. L’azienda non è solo un luogo di lavoro, ma un’eredità di valori: cura della vigna, rispetto della natura e ricerca della qualità assoluta in ogni bottiglia.
Il valore del tempo e dell’artigianalità
Mario Sandri ha scelto una strada precisa: una produzione di nicchia, attenta e rispettosa, dove ogni fase del lavoro in vigna e in cantina è guidata dall’ascolto della natura e dalla volontà di esprimere al meglio il carattere unico delle Langhe. Qui il vino nasce senza fretta, seguendo il ritmo delle stagioni e trasformando il lavoro quotidiano in un atto di amore per la terra.
Coltivare è fatica, un impegno costante che richiede pazienza e dedizione. Ma è anche una grande responsabilità: prendersi cura della terra significa riceverne in cambio doni straordinari. E il vino, in fondo, è proprio questo: il frutto di un legame profondo con la natura e la tradizione, racchiuso in ogni bicchiere.
I vini
SEREN - Piemonte Moscato Passito DOC
Oltre il vino c’è l’arte e la poesia
Il Moscato Passito Seren DOCG è un vino unico nelle Langhe.
Dal 1997, dopo le esperienze in Francia e in Portogallo, Mario Sandri vuole sperimentare e inizia a lasciare l’uva “dimenticata sui tralci”.
Dopo alcune prove con quantità minime, il SEREN diventa il prodotto di spicco della Cantina Metilde, una dilatazione del tempo in vigna per un vino fuori dagli schemi, che ricorda i Sauternes francesi.
Vitigno: moscato bianco 100%.
Vigne: tra i 20-50 anni, esposizione a Sud, Sud-Est, Sud-Ovest nel comune di Alba, località Madonna di Como.
Appassimento in vigna: si lascia alla natura il compito di far comparire la Botritys, la muffa nobile.
La vendemmia tardiva è manuale, con una minuziosa selezione degli acini, tra fine ottobre e inizio dicembre, dipendendo dalle annate.
La fermentazione è opera di lieviti selezionati e si protrae lentamente per 3 o 4 settimane, talvolta mesi, prima in barrique e poi in vasche di acciaio.
Affinamento: a fermentazione ultimata il vino viene conservato in vasche di acciaio e solo dopo almeno 10 anni di affinamento viene imbottigliato, in bottiglie da 375ml.
Tenore in alcol: 12°.
Al naso: profumo intenso di fiori di tiglio, gelsomino, fichi secchi, mela cotogna cotta, miele d’acacia.
In bocca: una carezza per il palato, avvolgente come velluto, sapori di confettura e uvetta essiccata con un retrogusto di mandorla bianca e vermouth. La giusta acidità rende la beva straordinaria e accattivante.
Abbinamento: una coccola a fine pasto o accompagnando delicati dessert, il Moscato Seren si esprime splendidamente se abbinato a formaggi blu, piccanti oppure ai grandi stagionati come il Castelmagno Dop o il Parmigiano Reggiano, dai 24 mesi in su.
Si consiglia una temperatura di servizio tra i 10° e i 12°.
NEBBIOLO D’ALBA DOC
Classicità e un pizzico di follia
Il re due vitigni in Langa è senza dubbio il Nebbiolo, interpretato da Mario Sandri nella denominazione Nebbiolo d’Alba DOC, che copre un’area limitata nelle Langhe (25 comuni sulle sponde del fiume Tanaro) ed è ottenuto dal 100% di uve Nebbiolo.
Vitigno: Nebbiolo 100%.
Vigne: tra i 15 e i 30 anni, esposizione a Sud, Sud-Est, nel comune di Alba, località Madonna di Como.
Raccolta manuale.
Fermentazione: macerazione sulle le bucce per 15 giorni, temperatura di fermentazione 30 gradi, fermentazione malolattica svolta.
Affinamento: in acciaio per circa 18-24 mesi.
Tenore in alcol: dai 13 ai 14°.
Caratterizzato dal classico colore rosso antico, il Nebbiolo di Mario Sandri ha un sapore nitido e deciso, dai tannini agili ed eleganti.
Al naso: si vagheggia tra sentori fruttati di lampone e ribes rosso, fino alla fragola selvatica, alla cannella e al pepe.
In bocca: di gusto franco, buona persistenza, tannini importanti ma ben equilibrati nella struttura del vino, spezie, frutti rossi.
Abbinamento: molto consigliato come vino a tutto pasto, si sposa divinamente con la pasta al sugo di carne - tajarin e plin se rimaniamo in territorio- e con i secondi di carne; non disdegna mai un abbinamento con salumi e formaggi, meglio se un po’ grassi e a pasta morbida.
Si consiglia una temperatura di servizio tra 18° e i 20°.
DOLCETTO D’ALBA DOC
Intensità rosso rubino
Esistono due diverse teorie riguardo all’origine del nome del vitigno: c’è chi sostiene che derivi dal sapore dolce dei suoi acini, chi invece narra che sia il nome in piemontese delle colline scoscese e calanti verso Alba.
Nonostante il nome Dolcetto possa trarre in inganno, il vitigno è piuttosto esigente: teme gli sbalzi di temperatura e ama i climi ben ventilati e stabili, con un’esposizione collinare particolare, proprio come quello nella zona storica di Madonna di Como, dove trova una delle sue migliori espressioni nel panorama locale.
Vitigno: Dolcetto 100%.
Fermentazione: macerazione con le bucce per 10-15 giorni a una temperatura massima di 28 gradi, fermentazione malolattica svolta, affinamento in acciaio per 12 mesi, imbottigliamento sempre nel periodo estivo dell’anno successivo la vendemmia.
Tenore in alcol: dai 13 ai 14°.
Il Dolcetto firmato Mario Sandri è un vino intenso, a tratti spigoloso, autentico, con un tannino delicato e l’inconfondibile color rubino con sfumature violacee.
Al naso: vinoso e con intense note floreali di violette, di ciliegie, more e prugne.
In bocca: frutti rossi di sottobosco, beverino, fresco, discretamente morbido, ben equilibrato con una struttura media e una buona persistenza.
Abbinamento: perfetto per una merenda sinoira - l’aperitivo in Piemonte - con i prodotti tipici del territorio: pane e salame, burro e acciughe al verde, formaggi, friciule, ecc.
Si consiglia una temperatura di servizio tra 17° e i 19°.
“Terra e poesia,
così si fa il vino”